«Le nuove manovre di politica monetaria si annunciano come un vero e proprio territorio inesplorato; certo consideriamo importante la volontà della Bce di intervenire in modo nuovo, ma non bisogna dare per scontato che i maggiori beneficiari della situazione che si verrà a creare saranno i titoli quotati, che, tra l’altro, rappresentano solo parzialmente il quadro dell’economia italiana». Così Massimo Trabattoni, gestore di Kairos, commenta a freddo il contenuto dell’intervento del governatore Mario Draghi, che il 5 giugno scorso ha annunciato l’intenzione della Bce di esplorare manovre di politica monetaria non convenzionali al fine di far ripartire l’economia. Ad esempio, in un mondo di tassi a zero, per Trabattoni rendere più conveniente il credito alle imprese equivale a comprimere il margine per le banche; questo almeno in prima istanza, anche se, alla lunga, la qualità del credito sarà superiore.
Sulla scorta delle parole di Draghi, i mercati hanno poi ridotto ulteriormente il rischio Italia, portandolo a livelli normali. «Per quanto riguarda il futuro è lecito presupporre che ci possano essere delle ulteriori risalite del mercato italiano, nell’ordine del 10% – precisa Trabattoni – ma non per tutti i titoli e tutti i settori».
Le parole d’ordine, dunque, sono prudenza e selettività. «Veniamo infatti da anni in cui si registrava abbondanza di titoli mal prezzati ma circolava scarsa liquidità, mentre oggi si registrano poche occasioni d’acquisto».
E riguardo le strategie di investimento della SGR, Trabattoni afferma: «In passato siamo stati bravi a non scegliere titoli che hanno più fantasia che realtà e anche ora poniamo grande attenzione alle singole storie. Ad esempio, teniamo in forte considerazione la visibilità degli utili e, ad esempio nel ramo assicurativo, crediamo nell’RC auto; al contrario, continuiamo ad avere qualche perplessità sul ramo vita. Inoltre evitiamo di incrementare le posizioni in small cap per mantenere la liquidità degli investimenti».