Kairos Multi-Strategy miglior fondo dell’anno

12 Gennaio 2015

Il 2014 è ormai alle spalle ma va in archivio come un anno da ricordare per Kairos Multi-Strategy: il fondo absolute return della suite Kairos nel biennio 2013-2014 ha realizzato infatti un rendimento complessivo del 20% netto (classe I) con un basso livello di volatilità; per intenderci, il benchmark di riferimento (l’indice HFRX Global Hedge Fund in Euro) nello stesso periodo ha fatto registrare +5,2%…

Numeri che hanno valso al Kairos Multi-Strategy il titolo di miglior fondo multi-strategy e miglior fondo dell’anno. A conferirli la prestigiosa “Hedge Funds Review”, che ogni anno seleziona e premia i migliori e più innovativi prodotti che caratterizzano questo mercato.

Michele Gesualdi, gestore del Fondo, attribuisce innanzitutto allo stile di gestione il merito di questo successo: «In linea con il mandato del Fondo, abbiamo mantenuto un approccio improntato a limitare le perdite seppure nell’ottica di prenderci i rischi sufficienti a generare performance. Venendo da un 2013 molto forte ci siamo preparati ad affrontare un anno più difficile: per questo la scelta è stata di credere in storie non comuni, poi calibrate a seconda del contesto di mercato». Tra queste una felice intuizione, quella relativa al Giappone, che in particolare nel quarto trimestre è stato opportunamente sfruttato attraverso l’alpha dei gestori sottostanti e l’esposizione short allo Yen. Una strategia adottata da pochi e frutto di una profonda conoscenza delle dinamiche e del contesto asiatici.

In un anno in cui il mondo degli hedge ha affrontato diversi travagli, dunque, in casa Kairos il grosso è stato fatto puntando su temi molto solidi. Oltre a ciò, anche le strategie sul credito sono state proficue: «Abbiamo infatti completamente venduto la nostra esposizione all’inizio del 2014 con un guadagno, fatto che da una parte ci ha evitato le perdite che si sono verificate da settembre in poi, dall’altra ci ha consentito di utilizzare quelle risorse in ambiti più promettenti».

I riconoscimenti di “Hedge Funds Review” fotografano dunque i successi di azioni passate, ma cosa c’è in programma per raggiungere nuovi obiettivi? Gesualdi spiega che dopo due anni di rialzi appare utile limare la posizione sul Giappone, mentre sull’Europa subentrano interessanti aspettative: «Si tratta di un’area estremamente limitata sul fronte della competizione, in cui i fondi gestiti bene sono molto pochi». Storie ancora inespresse anche negli Usa, ma in generale occorrerà essere pronti a qualche scossone. Come sempre, pronti a cavalcare la ricerca di un continuo equilibrio tra protezione e investimento.

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