L’effetto combinato delle indicazioni di Janet Yellen e della vittoria del premier Rutte nei Paesi Bassi consiglia acquisti sui titoli di Stato europei, in particolare sulla Francia e sui “periferici”. E’ questa l’analisi di Rocco Bove, Responsabile Obbligazionario di Kairos, sul mercato dei titoli governativi all’indomani del voto olandese e delle decisioni del Fomc sui tassi americani.
“Doppia luce verde per i titoli governativi da Fed e Olanda – spiega Bove – dalla Federal Reserve, scontato il rialzo dei tassi, è arrivato un discorso più morbido delle attese. Da Amsterdam – dove le elezioni non erano tanto rilevanti in se’, visto il sistema elettorale proporzionale, quanto per misurare il sentiment anti-Ue e anti-euro – è arrivato una segnale di contenimento di queste forze, significativo in chiave Francia” visto che il Paese andrà alle urne in primavera.
Con questi elementi a indirizzare il mercato – aggiunge il Responsabile Obbligazionario di Kairos – “c’e’ da aspettarsi un obbligazionario ben impostato, con i Paesi Emergenti favoriti dall’atteggiamento Fed e con una sovraperformance di Francia e dell’Europa periferica. Ma, ed è questa la particolarità odierna visto l’impatto combinato dei due fattori (Federal Reserve e Paesi Bassi), con il mondo dei tassi comunque forte grazie alla Fed è difficile attendersi che i periferici abbiano la forza per restringere lo spread in misura significativa a meno di non scoprire a posteriori che nel Bund fosse implicitamente nascosto un premio di ‘cautela’ pre elettorale”. Nelle prime battute, il rendimento del Bund decennale sale a 0,44% (da 0,41) mentre scende a 1,03% quello del pari scadenza francese. Lo spread Oat-Bund si restringe dunque sotto i 60 punti base. Sostanzialmente stabile il Btp 10 anni a 2,27% con spread in calo a 183 punti.
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